IL RILIEVO AEROFOTOGRAMMETRICO

Negli ultimi anni l’evoluzione dei  droni, ha portato in campo civile a grandi innovazioni nel campo del rilievo territoriale ed urbano determinato in larga parte dalla praticità di questo mezzo aereo essendo sia più veloce ed economico effettuare un rilievo con un drone, piuttosto che utilizzare, un aereo oppure un elicottero.

Il rilievo aerofotogrammetrico nasce nella metà del secolo scorso grazie all’uso di appositi apparecchi fotografici posti su aeroplani. Dai rilievi aerofogrammetrici nascono le cartografie moderne, ad esempio le CTR, le Carte Tecniche Regionali e le ortofoto. Il passaggio al digitale permette la nascita, sempre a partire dai rilievi aerofotogrammetrici, dei primi modelli digitali del terreno (DTM), e la sovrapposizione delle ortofoto, permettendo di creare i primi modelli realistici 3D del territorio. Infatti tutti questi dati, rilevati da laser o da apparecchi fotografici, non potrebbero essere gestiti se non vi fosse il software adatto. L’evoluzione del software oggi permette di ricavare da questi dati molto di più di quanto non ci saremmo aspettati fino a pochi anni fa.

Il rilievo aerofotogrammetico di prossimità si può realizzare attraverso i Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (Sapr, comunemente detti “droni“). Della tecnologia che consente l’acquisizione dei dati e la loro restituzione in un modello tridimensionale fruibile in formato Cad, (dwg) Tiff.

L’obiettivo del lavoro   è quindi quello di effettuare il rilievo aerofotogrammetrico  , fruibile in formato CAD,  per esempio  per sovrapporlo successivamente alla cartografia tecnica regionale, catastale locale; per  effettuare sezioni di territorio, analisi morfologiche.

Da qui la necessità di georeferenziare la mappa finale di restituzione.

Fase preliminare: rilievo topografico
Attività preliminare e indispensabile è il rilievo topografico, in quanto risulta estremamente utile in fase di post-elaborazione, per orientare e scalare il modello tridimensionale, per georeferenziarlo nel Sistema di Riferimento Geografico e sovrapporlo alle cartografie tecniche regionali e catastali.

Fondamentale è il posizionamento dei  GCP (Ground Control Point) generalmente  plastificati e di dimensioni non inferiori a cm 60×60,  di colore giallo e nero per essere meglio riconoscibili in post produzione ed evitare l’effetto riflettente del bianco.

Rilievo aerofotogrammetrico ed elaborazione dati
Fase 1

La prima fase corrisponde al rilievo aereo  che dovrà essere adeguatamente calcolata l,altezza di volo, i tempi di scatto e la sovrapposizione.

Le foto generalmente sono  acquisite ad un’altezza costante pari a 30 metri e con una sovrapposizione media del 70%, in entrambe le direzioni.

I moderni droni, per uso industriale dispongono di potenti software dotati di algoritmi capaci di impostare la griglia di volo corretta.

Fase 2

La fase di elaborazione fotogrammetrica   e ottenimento del modello tridimensionale viene svolta , in post produzione, con appositi software di elaborazione digitale. Il Batch Process è   impostato attraverso l’allineamento delle immagini con accuratezza quanto più elevata.

Già dal primo allineamento si   verifica  l’intera copertura dell’area rilevata  con il riconoscimento dei “Tie Point”.

I GCP rilevati vengono quindi inseriti nel Sistema di Riferimento prescelto.

Fondamentale è l’elevata definizione delle immagini per consentire  di riconoscere graficamente il centro dei GCP con precisione tale da contenere l’errore complessivo medio sul posizionamento dei Marker nelle tre direzione X, Y, Z.

Fase 3: i Prodotti

Il primo e probabilmente più importante prodotto, è l’elaborazione della Dense Cloud (Nuvola di punti) che in sostanza è una rappresentazione di milioni di punti dell’ oggetto su spazio tridimensionale.

La nuvola di punti (point cloud) è quindi un insieme di punti caratterizzati dalla loro posizione in un sistema di coordinate e da eventuali valori di intensità (colore, profondità, ecc.) ad essi associati.

Le nuvole di punti servono, di solito, come rappresentazione di strutture tridimensionali come oggetti o superfici in rilievo (quali, ad esempio, la superficie terrestre).

Ha diversi scopi: la creazione di modelli CAD tridimensionali, piani quotati, la misura di precisione, il controllo qualità dei prodotti.

 

 

AL VIA LA DETRAZIONE FACCIATE: BONUS IRPEF DEL 90% PER LE SPESE DI RIFACIMENTO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DELLE FACCIATE

E’ormai in vigore il “bonus facciate”, una “ghiotta” opportunità per riqualificare e tinteggiare le facciate degli immobili che si somma alle altre detrazioni fiscali già in essere quali quelle per la Ristrutturazione, il Sisma Bonus ( ossia detrazione su  interventi di prevenzione sismica) , riqualificazione energetica. Leggi tutto “AL VIA LA DETRAZIONE FACCIATE: BONUS IRPEF DEL 90% PER LE SPESE DI RIFACIMENTO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DELLE FACCIATE”

BONUS IRPEF RISTRUTTURAZIONI -OBBLIGO COMUNICAZIONE ENEA-PROROGA al 01 APRILE 2019

per TUTTI gli interventi edilizi  fatti nel 2018 , per  manutenzioni straordinarie, ristrutturazioni edilizie, restauro e risanamento conservativo , ove il contribuente intende usufruire degli sgravi fiscali,   è diventato obbligatoria la comunicazione all’ENEA   Leggi tutto “BONUS IRPEF RISTRUTTURAZIONI -OBBLIGO COMUNICAZIONE ENEA-PROROGA al 01 APRILE 2019”

Piccola scossa in Valtiberina: l’importanza della classe sismica anche per prevenire la paura.

Ieri sera la nostra terra ci ha dato un piccolo avviso. Ogni tanto dico che serve, se rimane con queste magnitudo.
Serve a risvegliarci la consapevolezza che viviamo e conviviamo in un territorio bellissimo ma con edifici spesso vulnerabili. Qualcuno ha dormito fuori, qualcuno non ha dormito. Perchè ? Leggi tutto “Piccola scossa in Valtiberina: l’importanza della classe sismica anche per prevenire la paura.”

1948-2018 a Settanta anni dal terremoto della Valtiberina

Settanta anni fa, esattamente il 13 Giugno del 1948 alle ore 10, la Valtiberina venne colpita da un forte terremoto (circa 5.0 della scala Richter).

Mio padre e sua sorella erano in chiesa, a San Francesco  Leggi tutto “1948-2018 a Settanta anni dal terremoto della Valtiberina”

aB.I.M.i ed arruolati!

 In questi ultimi anni abbiamo cercato di percorrere la direzione di  ottenere una elaborazione ed un controllo in tutte le fasi progettuali utilizzando le più avanzate tecnologie: a partire dal rilievo (che conduciamo con molteplici ed innovative tecniche, utilizzando droni, areofotogrammetria, fotoraddrizzamenti e rilievi architettonici digitalizzati), la gestione e computazione, le verifiche energetiche ed acustiche.
L’ultimo tassello non poteva che essere il BIM: un investimento importante … che speriamo porti i frutti sperati!

Cosa è il BIM?
Il BIM è un modello digitale del nostro edificio in ogni sua piccola parte, in ogni settore ed in ogni singolo elemento della nostra costruzione.
In questo modo possiamo capire come il nostro edificio si comporterà e come resisterà agli agenti esterni, nel corso della sua vita.
E’ pertanto, un metodo di progettazione collaborativo in quanto consente di  integrare in un unico modello le informazioni utili in ogni fase della progettazione: quella architettonica, strutturale, impiantistica, energetica e gestionale. 
Il modello tridimensionale quindi racchiude informazioni riguardanti volume e dimensioni, materiale, aspetto, caratteristiche tecniche che non vengono perse nella comunicazione fra le piattaforme informatiche, soprattutto  durante le varianti.
La tecnologia BIM offre molteplici vantaggi come: maggiore efficienza e produttività, meno errori, meno tempi morti, meno costi, maggiore interoperabilità, massima condivisione delle informazioni, un controllo più puntuale e coerente del progetto.
 
Inoltre un progetto BIM dà la possibilità alla committenza di avere un’elaborazione virtuale del ciclo di vita dell’edificio, anche dopo la fase di progettazione entrando già virtualmente nella nuova casa.  

Il ruolo del Direttore dei Lavori

Spesso, con il lavoro che svolgo, mi trovo a dover far luce a quelle che sono le responsabilità e le facoltà che un professionista ha nello svolgere il ruolo del Direttore dei Lavori.

E’ un ruolo  delicato, in quanto deve fare da collante fra le richieste della committenza, l’ appaltatore e la corretta realizzazione dell’opera come prevista dal progettista. La responsabilità del Direttore dei Lavori durante un lavoro edile è infatti ben diversa da quella del progettista e nel momento in cui il committente si affida ad un ingegnere, architetto o geometra per la direzione di un lavoro edile, Leggi tutto “Il ruolo del Direttore dei Lavori”